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Caccia alla caccia alle streghe. Ma senza passione

di Ilaria Scala - 20/9/2005

Good night and good luck è un film asciutto, ordinato, impeccabile.

Non c’è una parola, un’inquadratura, un suono fuori posto.

I mesi in cui il giornalista della CBS Ed Murrow sfidò il senatore Mc Carthy per denunciare i metodi anticostituzionali della sua “caccia alle streghe” sono raccontati con lucido rigore, e con una compostezza quasi maniacale.

Le parole e i silenzi di una sceneggiatura essenziale si alternano alla morbidezza della musica jazz di sottofondo.

La storia scorre per un’ora e mezza senza intoppi, e l’unica cosa che offusca le immagini della splendida fotografia di Robert Elswit è il fumo delle sigarette che tutti i personaggi fumano continuamente tra le mura degli studi televisivi (quasi un commovente omaggio all’”era delle sigarette spensierate”).

Clooney si ritaglia il ruolo di spalla in un cast di solidi comprimari. Anche il protagonista, il David Strathairn che a Venezia ha vinto la Coppa Volpi come migliore attore, più che un solista sembra uno del coro.

Forse la critica italiana ha tanto apprezzato l’opera di Clooney (si è parlato di Leone d’oro mancato) perché tenta di trasporre in chiave USA lo spirito del nostro cinema di denuncia, quello dei film di Damiani, Rosi, Petri, senza lustrini né effetti speciali ma densi di passione civile.

Ottima scelta, la scelta del “civile”. Ma un po’ di “passione” in più non avrebbe guastato.

 

Good Night and Good Luck, di G. Clooney
con D. Strathairn, G. Clooney, J. Daniels, R. Downey Jr., Patricia Clarkson, R. Wise - USA 2005

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