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Giorni roventi di amicizia e paura di Ilaria Scala - 22/3/2006 A raccontarlo, Notte prima degli esami, sembra quanto di più artefatto possa finire sullo schermo. E' la storia degli ultimi 12 giorni prima dell'esame di maturità di cinque liceali romani. Una storia di amicizia, amore, crescita e paura in un'estate alla fine degli anni '80. Per chi li ha già vissuti, il film è un utile ripasso di quei giorni roventi in cui si oscilla tra l'esaltazione e il terrore, praticamente certi di non farcela, intenti solo a chiedersi come sarà la commissione, che temi usciranno per la prova scritta, se la donna della propria vita si potrà baciarla mai. Quei giorni in cui gli amici sono l'unico conforto sensato, i genitori sono alieni incomprensibili, e i prof. sono il plotone d'esecuzione. Per chi non li ha ancora vissuti, quei giorni - ci scommettiamo - hanno un sapore eroico, un che di irraggiungibile, tanto da suscitare un sospiro di invidia. Il regista Fausto Brizzi si è vantato di aver scritto la sceneggiatura "a tavolino". Come alcuni dei film che cita e a cui si ispira (i capisaldi della commedia revival-adolescenziale quali Sapore di mare o Il tempo delle mele), Notte prima degli esami è ingenuo e sommesso, mai volgare, non spinge sull'acceleratore dell'emozione, ma si fa aiutare dalla colonna sonora per sottolineare i momenti topici. Se è stato scritto "a tavolino", senz'altra pretesa che quella di far scattare l'identificazione, dobbiamo dire che ci riesce benissimo, e solo per questo vale il biglietto. Chi lo ha paragonato a Tre metri sotto il cielo dimentica che quello è stato un'operazione marketing brillantissima (libro clandestino cult + film cult + ristampa cult e miliardaria) travestita da fenomeno spontaneo, "ispirato" e sincero. Il film di Brizzi è esattamente il contrario: un'opera leggera e accattivante travestita da film di cassetta. Se là gli adolescenti erano animali buffi e un po' ridicoli, qui sono soltanto ragazzi, interpretati dagli attori con naturale freschezza. Le canzoni di sottofondo li aiutano, ma in alcune scene ce la fanno anche da soli.
Notte prima degli esami, di
F. Brizzi |
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