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Gioventù scottata di Ilaria Scala - 19/1/2007 Ho visto, dopo anni dall'uscita, Velocità Massima di Daniele Vicari. L'ho visto ora, ma è come se l'avessi già visto, come se lo conoscessi da sempre. E' la storia dell'amicizia tra due meccanici di Ostia, uno più grande (Mastandrea) e uno più giovane (Morroni). Per passare il tempo tra una riparazione e l'altra, i due gareggiano con macchine truccate in pericolose corse a trecento all'ora. Nel frattempo, faticano a pagare i debiti dell'officina, compromettono l'amicizia per una ragazza, scaricano sulla strada le frustrazioni del quotidiano. Un copione già visto, trattato qui con ben pochi tocchi originali. Unico punto a favore dell'identità del film (un'opera prima a cui non ci risulta sia seguita una seconda), il finale delicato e surreale, che sostituisce la prevista, e di solito inevitabile - in questo genere di film -, tragedia dai risvolti moralistici. Tutto resta - letteralmente - appeso a un filo. E, per una volta, la gioventù non brucia, si scotta solo un po'.
Velocità Massima, di
D. Vicari |