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Dedicato a tutti i creativi precari di Ilaria Scala - 30/4/2007
Evviva. Quei PreCari ragazzi è stato selezionato per la 15a Edizione di ARCIPELAGO - Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini (15 - 21 Giugno 2007), nella Sezione VIDEOROME - 10° CONCORSO VIDEO REGIONALE. La "prima" ha avuto luogo il 15/6 a Roma, nella Multisala Intrastevere ed è stata replicata il 20/6, nello stesso cinema, alle 22.30. Noi della redazione eravamo tutti in prima fila.
Ci tuffiamo con soddisfazione nel conflitto di interessi, pubblicizzando un'opera filmica di un nostro redattore. Che gusto!, scrivere quello che ci pare in barba ad ogni correttezza, imparzialità, obiettività... La notizia si riassume in poche parole: Alessandro Borgogno ha fatto un film (dal titolo Quei preCari ragazzi), l'ha proposto ad un concorso (http://www.arcipelagofilmfestival.org/) e noi facciamo il tifo perchè vinca, l'ha pubblicato su YouTube (potete vederlo, con tanto di contenuti speciali, all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=XBLmmAG_55w). La trama non si può raccontare. Vi basti sapere che è un film muto dalla colonna sonora potentissima, e che dura quattro minuti in tutto. Vi basti sapere che è un meta-film, costruito come una citazione (della scena delle banconote in Milano Calibro 9) e girato come una rispettosa declinazione che prende alla lettera l'originale e ne sposta alcuni elementi contestuali per spostarne - significativamente - il significato. 'L'uomo con l'impermeabile' diventa 'l'uomo con il cappotto', la cabina telefonica diventa - ovviamente - un telefono cellulare, Milano e piazza Duomo diventano Roma e il quartiere Eur, e il viaggio in metro conduce a Cinecittà, nei pressi del centro per l'impiego. Cinecittà si pone come ennesimo luogo-non luogo: traguardo-simbolo per le ambizioni del regista e degli esordienti attori - tra i quali citiamo un altro nostro redattore, Armando Cereoli nei panni del centauro - o trampolino di speranza per tutti gli inoccupati o precari d'Italia? Non aggiungiamo altro, a parte l'invito a guardarlo e riguardarlo, confrontandolo con l'originale. E ad incoraggiare l'entusiasmo di tutti i precari creativi (e i creativi precari), che ancora hanno voglia di giocare con i linguaggi, tradurli scomporli e ricomporli, usare i testi per ribadire le storie e raccontarne di nuove.
Quei preCari ragazzi, di
A. Borgogno per vederlo su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=XBLmmAG_55w |
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