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film |
I | |
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Tutto il dolore del bel Marcello di Ilaria Scala - 30/5/2007 Catania, Italia, 1960. Mauro Bolognini firma Il bell'Antonio, parabola cupa tratta dall'omonimo romanzo di Brancati. Il bell'Antonio Magnani torna a Catania dopo un soggiorno a Roma e sposa Barbara Puglisi, di cui è innamorato. Ma ella, ancora illibata dopo un anno di matrimonio, chiederà l'annullamento per sposare un uomo più ricco, e Antonio dovrà mettere incinta la servetta, pur senza amarla, per recuperare il rispetto della famiglia e della città. La trama è nota ma non scontata; il tema dello 'scandalo' potrebbe dar vita ad una commedia ironica di prurigine provinciale, e invece il trattamento è intimistico, quasi noir. La bella fotografia di Armando Nannuzzi, i vicoli di Catania con i palazzi e i balconi neri di lava e la campagna arida e deserta tutt'intorno, accentuano il senso di vuoto e disperazione dipinto sul volto di Antonio, un Mastroianni in abito scuro dall'inizio alla fine, dolente, tormentato. E le protagoniste femminili, dalla sposina Barbara (Claudia Cardinale) alla madre di Antonio (Rina Morelli), reggono il confronto con il loro carico di eleganza austera e malinconia. Il risultato è un quadro espressionista dal ritmo lento e i dialoghi curatissimi. Questo, degli Anni '60, non è neanche un capolavoro. Ma quel che è basta a farci sentire la nostalgia di quel cinema, di quei colori, di quella scrittura.
Il bell'Antonio, di
M. Bolognini |
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