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Piccole ambizioni on the road di Ilaria Scala - 3/11/2010 Non stiamo recensendo Apocalypse Now e nemmeno Il Gattopardo, intendiamoci. Ma per passare 90 minuti in leggerezza Basilicata Coast to Coast è perfetto. Il film d’esordio di Rocco Papaleo trasferisce l’epica on-the-road dai grandi spazi USA ai nostrani paesaggi lucani, poco battuti sia dalle masse turistiche che dalla letteratura e dalla cinematografia. Quel che ne esce è una miniatura ironica ed originale, un romanzo picaresco dalle ambizioni volutamente “piccole”: così come il gruppo musicale composto da Rocco Papaleo, Paolo Briguglia, Max Gazzè e Alessandro Gassmann (perfetto nel suo ruolo di attorucolo cialtrone e sensibile) si avventura a piedi verso il palco di un concerto con la “piccola” ambizione di arricchire di sensazioni la propria esibizione ad un festival, così il film stesso ha la “piccola” ambizione di raccontare il loro “viaggio per il viaggio”, significativo proprio perché insulso e inutile. Ad accompagnare i nostri eroi, due donzelle dal carattere opposto e incompatibile, l’entusiasta Claudia Potenza in clima da addio al nubilato e la giornalista riottosa Giovanna Mezzogiorno, un po’ fuori parte per la sua scarsa vena comica, più convincente quando, nel corso del viaggio, ci “prende gusto”, trasformandosi da cronista svogliata in videoamatrice appassionata. Deliziosi i siparietti musicali, in cui la band interpreta canzoni “vere” del regista, una più stralunata e curiosa dell’altra, tutte arricchite dal basso di Max Gazzè, qui contrabbassista muto e autore della canzone dei titoli di coda (Mentre dormi, contenuta nel suo ultimo album). Pur trattandosi di viaggio inutile, riteniamo utile non svelarne il finale. Diremo solo che, proprio nel finale, il viaggio acquisisce una sua certa utilità, restituendo la parola a Max Gazzè e assegnandogli la battuta più bella, che da sola vale tutto il viaggio, e il film.
Basilicata Coast to Coast,
di R. Papaleo |
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