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Giovinezza perduta in una vecchia canzone

di Ilaria Scala - 23/11/2010

Un altro piccolo film, questo Figli delle Stelle di Lucio Pellegrini, con una trama divertente e attuale, un'atmosfera apparentemente ironica ma in realtà assai inquietante, una regia veloce e un cast vagamente originale (chè Favino e Battiston sono in quasi tutti film, ormai, ma quasi mai in coppia, e per un attore di moda come Fabio Volo ci sono un Paolo Sassanelli e un Giorgio Tirabassi protagonisti che non si incontrano tutti i giorni, e sono invece la più bella sorpresa del film).

E' la storia di un "manipolo di ardimentosi" novelli Robin Hood, più scoraggiati dei disoccupati di Full Monty e più imbranati dei Soliti Ignoti di Monicelli, che architettano un "rapimento a fin di bene" ai danni di un Ministro Cattivo per donare i soldi del riscatto alla vedova di un operaio morto sul lavoro, e si ritrovano in mano un Sottosegretario Buono, che non osano rilasciare per non rinunciare al loro sogno e per non dover ammettere tutta la loro imperizia.

Morti bianche, disoccupazione, precariato, generazione X, criminalità (dis)organizzata, riabilitazione dei detenuti... in Figli delle Stelle c'è dentro tutto. E tutto si tiene appeso al filo dell'ironia, con l'amarezza della disillusione sempre in agguato e la malinconia di chi scopre che la propria giovinezza appartiene all'epoca passata di una vecchia canzone, e che il futuro in cui sperava non è ancora arrivato, e forse non arriverà mai.

 

Figli delle Stelle, di L. Pellegrini
con P. Favino, G. Battiston, F. Volo, C. Pandolfi, P. Sassanelli, G. Tirabassi
Italia 2010

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