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L'esplosione, la strage... di Alessandro Borgogno - 26/7/2005 Ma noi, noi Italiani, che ora siamo così colpiti e stravolti dalle bombe di Londra e di Sharm el Sheik perché, come si sente dire ovunque, “ora siamo tutti coscienti che può accadere anche noi”, noi Italiani, dicevo, questa cosa la conosciamo già. E la conosciamo bene. O continuiamo anche in questo caso a dimenticare sempre tutto per riscoprirlo ipocritamente ogni volta come se fosse la prima? Queste stragi di innocenti ci suonano davvero così atroci come se non ci avessimo mai avuto a che fare fino ad oggi, come se le avessero inventate Bin Laden e Al Quaeda? Gli islamici musulmani integralisti fanatici pazzi invasati? No. Non le hanno inventate loro. C’è una stazione, in pieno agosto, in una grande città. Ci sono centinaia di persone che arrivano e partono per le vacanze, per andare al mare con il treno. Con il treno, perché non sono ricchi. E c’è la sala d’attesa, perché alla stazione si aspetta. La sala d’attesa della seconda classe, perché non sono ricchi. La seconda classe… Bastardi. Ci sono 85 persone che aspettano di partire, e partiranno per non tornare mai più. L’orologio della stazione, quello proprio sopra la sala d’aspetto della seconda classe, segna le 10.25. E lì si fermerà. Per sempre. Nella sala d’aspetto, in attesa del treno delle vacanze, giovani parlano, anziani leggono i giornali o controllano gli orari, mamme e papà sorvegliano i loro bambini che giocano a rincorrersi nella sala, correndo e girando anche attorno a quella valigia che sembra lasciata lì, dimenticata da qualcuno. Gli ultimi giochi. E poi la valigia esplode, la stazione trema, la città intera trema, la sala d’aspetto della seconda classe, la seconda classe brutti bastardi!, crolla in un attimo, la stazione la piazza la città intera si riempiono di polvere, di fuoco, di sangue, di urla. Ottantacinque persone, donne, uomini, anziani e bambini, non esistono più. Polverizzati, dilaniati con i loro vestiti, i loro pensieri e le loro speranze da seconda classe, dissolti per sempre. Nessun vero perchè, e naturalmente nessun vero colpevole. Non Madrid, non Londra, non New York e non Sharm el Sheik. Niente “terrorismo islamico”, tutta roba nostra. Sono le 10.25 del 2 Agosto del 1980. E’ la stazione di Bologna.
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