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I

Il sottile confine tra sicurezza e privacy

di Ilaria Scala - 30/5/2007

Peccato per Nuovomondo, che lo meritava, peccato per Almodovar, che lo meritò, ma l'Oscar al miglior film straniero di quest'anno è tutt'altro che ingiusto: Le vite degli altri, opera prima di Florian Henckel von Donnersmarck, è il ritratto scarno ed essenziale di tre vite e tre rovine, di un'epoca, di una maturazione.

Ambientato negli anni bui della Stasi a Berlino Est, quando bastava esporsi con una parola storta per essere sospettati di tradimento del Partito e indagati con intercettazioni segrete e ascoltati 'in diretta' nelle proprie conversazioni più intime, il film racconta la storia di uno scrittore messo sotto controllo. Da innocente e ingenuo, diventerà colpevole e ribelle; la sua donna diventerà, da traditrice, martire; e l'investigatore che per mesi trascrive ogni loro respiro diventerà, da aguzzino, pietoso deus ex machina di una amara salvezza.

L'opera offre alcuni spunti interessanti sugli intrecci tra politica, cultura e privacy. In nome di un ideale e del controllo dei pensieri contrari, in quel periodo in quel paese si giunse a limitare la libertà di esprimersi fin anche tra le mura della propria casa: tema abbastanza attuale, pur nei suoi risvolti 'democratici' e apparentemente più liberali.

Lo sguardo dell'investigatore che ascolta in cuffia la sua vittima suonare il pianoforte e parlare di Beethoven istilla un po' di speranza: come se l'arte con la sua potenza persuasiva potesse suggerire quantomeno il dubbio nei confronti di ogni istanza autoritaria e assolutista. MA. C'è più di un MA.

MA la storia ha dimostrato, purtroppo, quanto spesso le semplificazioni retoriche abbiano vinto su ogni libertà di manifestazione di pensiero e di creatività.

MA la tentazione di cedere parti della propria vita personale allo Stato (o all'Industria) è ancora più forte, oggi. E lo è tanto più quanto più i progressi della tecnologia ci fanno apparire naturale e gradevole rinunciare a quella parte di vita e alla riservatezza, e quanto più il bisogno di sicurezza e protezione fisica ce lo fa apparire indispensabile.

 

Le vite degli altri, di F.H. von Donnersmarck
con M. Gedeck, U. Mühe, S. Koch, U. Tukur
Germania 2006

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