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"Dov'è l'innocenza al giorno d'oggi, Tessa?"

di Beppe Giuliano - 8/6/2007

Io Il giardiniere tenace non ce l’ho più, in realtà, cara Ilaria. L’ho mandato in Africa, come è giusto sia. Se l’è portato là Morena, nel Congo, a Bunia (dove credo sia ancora, se non s’è stufata persino lei, cui l’aggettivo “tenace” si attaglia perfettamente, di lottare con l’Africa per cercare inutilmente - anche se, appunto, tenacemente - di salvarne almeno un pezzetto, almeno qualche bambino denutrito).

E nel frattempo John LeCarré ne ha scritto un altro, di romanzo ambientato in Africa, Il canto della missione, che sta sul mio comodino in attesa del momento giusto per leggerlo.

Io LeCarré lo adoro, sai. Come tanti fra quelli che lo adorano (siamo molti, ho scoperto, e molti insospettabili) divido i suoi libri in due: gli Smiley e i non-Smiley. Smiley è quell’omino all’apparenza del tutto comune che ha smascherato La talpa, giusto per citare lo Smiley più noto (“Mi hanno mandato un nano per acciuffare un gigante” pensa, sconsolata, la vecchia russa Maria Ostrakova che l’incontra in Tutti gli uomini di Smiley).

Fra i non-Smiley, direi, “il giardiniere” è uno dei migliori.

È un LeCarré molto incazzato, sai, il signore di settantasei anni che sta in Cornovaglia e continua a scrivere romanzi con frequenza quasi annuale.

È un LeCarré molto incazzato quello che ha scritto “il giardiniere”.

È un LeCarré che, nella “nota dell’autore” scrive: “Ma posso dirvi una cosa: quanto più mi addentravo nella giungla farmaceutica, tanto più mi rendevo conto che la mia storia rispecchiava la realtà in maniera più edulcorata di una cartolina.”

Post scriptum

Non ho scritto niente sul libro, vero. È che, proprio oggi, ho sentito alla radio questa notizia (che non è che circoli molto, ovvio) che recensisce il libro alla perfezione. Se ne parla diffusamente qui, per esempio, e copio-e-incollo un estratto che dà l’idea:

«Ci sono vite che valgono meno di altre. È così da sempre. Ma quanto vale la vita di un bambino nigeriano, per di più colpito da una malattia spesso mortale come la meningite? (...)

Il prossimo 4 giugno dovrebbe prendere il via il processo che vedrà lo Stato di Kano (nella Nigeria settentrionale) opporsi a una delle più grandi multinazionali farmaceutiche, la “Pfizer International”. (...)

Il nodo del contendere della causa nigeriana risale al 1996, quando un’epidemia di meningite, colera e morbillo colpisce il nord della Nigeria. Migliaia di morti in una regione talmente povera da avere un solo ospedale contro le malattie infettive. (...)

Intanto, oltreoceano, la Pfizer è al lavoro su un nuovo farmaco, il Trovan, un antibiotico che punta a curare una serie molto ampia d’infezioni. Negli Stati Uniti i trial clinici - ossia i test necessari per ottenere l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (Fda) per la messa in commercio - sono ancora in alto mare. Secondo le solite “malelingue”, all’epoca il Trovan era stato testato solo sui maiali. Le dichiarazioni ufficiali della multinazionale, invece, dicono che 5mila pazienti avevano già assunto il farmaco. Sia come sia, l’approvazione della Fda arriverà solo mesi dopo, nel 1997. Di test su bambini neanche a parlarne. Negli Stati Uniti, per estendere l’uso di un farmaco anche ai bambini è necessario fare un ulteriore trial dopo quelli sugli adulti e aspettare un certo periodo dalla sua messa in commercio. (...)

La Pfizer aveva intenzione di verificare l’efficacia del Trovan anche sulla meningite infantile, per aumentare ancora di più le vendite future. Peccato che trovare negli Usa i volontari necessari per i test sia praticamente impossibile: troppo pochi i casi di meningite. Ed è qua che a qualcuno della Pfizer viene in mente l’epidemia in Nigeria. (...)

Il risultato di quella sperimentazione viene a galla solo nel 2000, grazie a un’inchiesta de The Washington Post. Dei duecento bambini selezionati dalla Pfizer, 18 sono morti e 182 sono stati colpiti da sordità, cecità, malformazioni, paralisi.»

Mi scuso se ho svelato in parte la trama del libro. È che certe cose succedono, in Africa. Davvero.

 

Qualche sottolineatura da Il giardiniere tenace [The constant gardener], 2001

"…intento a fare qualcosa di indispensabile che non ricordava, forse raddrizzare la fotografia di sua moglie Gloria con i due bambini,… "

 

"…era felicemente sposato con Gloria - e se non lo era, riteneva di essere l’unico a saperlo."

 

"Il dovere di un militare è presenziare, non provare sentimenti."

 

"Era decisamente attraente, notoriamente loquace, soprattutto quando non c’era granché da dire, e aveva l’orrenda andatura vacillante delle donne inglesi di stirpe reale."

 

"Era un maratoneta londinese, tutto orecchie e ginocchia, gomiti e grinta."

 

"Perché ero un archetipo, per te “tutto rituali senza un’ombra di fede”."

 

"Siamo faccia a faccia, come ballerini in attesa che la musica giustifichi la nostra vicinanza."

 

"E questo ebbe l’effetto di farlo continuare a parlare, cosa di cui in un primo tempo le fu grato, perché parlare era il suo modo di prendere le distanze dalla gente, a parte il fatto che con Tessa sottobraccio si ritrovò a pensare poco alle distanze e molto di più alle fragili caviglie nascoste dagli anfibi alla moda che lo seguivano passo passo lungo il viale. Gli pareva che, (…) invece di camminare, gli veleggiasse accanto, tanto era leggera."

 

"Esiste un dolore giornalistico, diplomatico, televisivo, che cessa non appena si spegne l’apparecchio. Chi osserva il dolore senza fare niente, secondo Tessa, è solo un po’ meglio di chi lo infligge. Sono i cattivi samaritani."

 

"Tessa era una bestia rara: un avvocato che crede nella giustizia."

 

"I farmaci sono lo scandalo dell’Africa. Se c’è un fenomeno sintomatico dell’indifferenza dell’Occidente verso le sofferenze del continente africano, è la vergognosa carenza di medicinali adatti, per non parlare dei prezzi scandalosamente alti che le case farmaceutiche hanno preteso negli ultimi trent’anni."

 

"…con un recapito presso uno gnomo svizzero che abita in una casella postale nel Liechtenstein."

 

"Mi rifiuto di credere nell’esistenza di un Dio che permette la sofferenza di tanti bambini innocenti.

“Allora perché ti sposi in chiesa?”

Per intenerire il suo cuore, rispose."

 

"C’erano anche data e ora. Persino travolto da un grande amore, Sandy Woodrow rimaneva un uomo coscienzioso."

 

"Gli articoli sono commissionati dalle case farmaceutiche, anche sulle cosiddette riviste prestigiose."

 

"…le grosse case farmaceutiche spendono miliardi per comprarsi medici e ricercatori che pompino i loro prodotti."

 

"È sempre più difficile trovare opinioni scientifiche non comprate."

 

"Avevano fatto prove su cavie gravide, topi, scimmie, conigli e cani, senza alcun problema. Ne era sorto qualcuno quando avevano cominciato a sperimentarlo sull’uomo, ma succede sempre. È la zona d’ombra di cui approfittano le case farmaceutiche. L’importante sono le statistiche e le statistiche dimostrano quello che gli si vuole far dimostrare."

 

"Dov’è l’innocenza al giorno d’oggi, Tessa?"

 

"Justin prende le chiavi dalla credenza e, come un uomo davanti al plotone d’esecuzione, avanza abbagliato dal sole per trovarsi di fronte Beth e Adrian Tupper, la coppia più bella del mondo, i famosi scrittori trapiantati in Toscana.

(…)

Nel cortile c’è il loro pickup, con il retro ostentatamente carico di legna a beneficio dei lettori di Adrian, che dovrebbero credere che se la taglia da solo."

 

"Che cosa credi che faccia Adrian con l’intelligenza che non mette nei libri?"

 

"E l’Organizzazione Mondiale della Sanità prende i soldi dell’America” aggiunse con sdegno, “il che significa che favorisce le grandi corporation, venera il dio Guadagno e non ama le decisioni radicali.”"

 

"Ma le spie non fanno queste domande ad alta voce. Non si fanno notare. Le spie stanno sdraiate su letti bianchi in città grigie e aspettano."

 

"Perché mi fissano così? Sono ebreo? Sono polacco? Quanto tempo ci vorrà ancora perché la vostra Germania diventi un normale paese europeo, noioso come tutti gli altri?"

 

"E dalla mantella spuntavano non una testa, ma due: la seconda apparteneva al suo bel bambino biondo, legato nel seggiolino posteriore, che all’occhio inesperto di Justin parve della magnitudo di circa diciotto mesi Richter."

 

"Con le corporation è sempre così. Il grande capo chiama il suo vice, il quale chiama il vice del vice, che a sua volta parla con il responsabile della sicurezza, che parla ai suoi amici, che parlano ai loro amici. E la cosa viene fatta. Non dal grande capo, né dal vice, né dal vice del vice o dal vice del vice del vice. Né dalla corporation. Da nessuno, in realtà. Ma viene fatta comunque. Non c’è niente di scritto, non ci sono carte, né assegni, né contratti. Nessuno sa niente, nessuno vede niente. Ma la cosa viene fatta lo stesso."

 

"Amy era una grassa signora di mezz’età, una di quelle donne serie che decidono di recitare una parte comica."

 

"Sia per Dio sia per il Guadagno."

 

"Questa voce, pensò Donohue aspettando di capire perché era stato convocato, non me la scorderò mai. Arrogante e piena di lusinghe. Vittimista e bugiarda. Soprattutto arrogante. Risciacquata ma mai pulita."

 

"…i fiori senza profumo che ti guardavano come le troie annoiate di cui Curtiss si circondava."

 

"Credi che siano i governi a controllare il mondo? Tornatene a lezione di catechismo, ragazzo! Adesso si canta “Dio salvi le multinazionali”, lo sai?"

 

"…la solita folla di africani con niente da fare a parte guardarsi scorrere la vita accanto. Conosci le regole del gioco. Non siamo pagati per avere il cuore tenero."

 

"…alle menti oziose di giornalisti il cui dovere di informazioni non andava oltre la prossima scadenza e il prossimo invito a pranzo…"

 

"…il potere permanente in Inghilterra, quello intorno a cui ruotano e sculettano come tante spogliarelliste politici transitori…"

  

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