viaggi

 

Cartoline da Marrakech - Le regole del gioco del suk

di Ilaria Scala - 31/8/2008

Primo giorno - Gli odori e i motori

Secondo giorno - Le regole del gioco del suk

Terzo giorno - La cura e la bellezza

Quarto giorno - Addio all'oasi... o al miraggio

6 agosto, secondo giorno a Marrakech.

Il suk spaventa e affascina, respinge e attrae. Percorso da donne che fanno la spesa, bambini vocianti uguali a tutti i bambini del mondo, motorini e carri, turisti spaesati, è il regno delle botteghe che vendono ogni cosa che possa essere venduta: prodotti tipici (fatti in

Spezie nel suk - Foto A. Damiano

pelle, in legno, con le erbe e le spezie, in argento e corallo e altre pietre) ma anche abiti di tutti i tipi, detersivi, utensili, alimenti, pile e lampadine, e spremute d’arancia.

Nel suk è facile perdere la rotta, essere abbordati da persone che – non importa in che lingua – riescono a convincerti a seguirli dove loro stessi (o un loro amico o parente, o tutti insieme a catena) possono venderti qualcosa. Ti accompagnano per vie tortuose, ti spingono in una bottega o in un cortile, mascherano la loro offerta commerciale da “esplication cultural”, per illustrarti come si concia la pelle o come si tingono i tessuti (lo zafferano per il giallo, il cobalto per il blu, la menta per il verde, il papavero per il rosso), ti fanno accomodare in un salottino, ti offrono il tè alla menta - seduttiva bevanda nazionale servita in bicchierini arabescati -, e si preparano a contrattare il prezzo: quale oggetto ti piace? Vuoi vederlo, indossarlo? Quanto saresti disposto a pagarlo? È il preludio ad un gioco per turisti, in cui ognuno scrive la sua offerta su un lato di un foglio diviso in due colonne, come si fa con i punti del bridge.

Non si può vivere in una città in cui non è possibile trovare la strada, neanche con una piantina ben fatta. Le piantine mentono, e i punti cardinali soccombono al disegno irrazionale delle viuzze. Non è possibile abitare in una città in cui decide tutto chi vende, chi ospita, e chi è straniero non potrà mai capire le regole del gioco. Non si può vivere in una città in cui è impossibile trovare ciò che si cerca, bensì si può solo essere accompagnati a trovare ciò che vogliono gli altri.

 

Marrakech

Tutti i viaggi